Come scegliere la penna che fa per te. Un confronto tra penna a sfera, roller e stilografica

Scegliere la penna perfetta non è mai facile. Infatti, non esiste un tipo migliore delle altre in termini assoluti. Al contrario, la scelta è soggettiva: deve partire dalle specifiche caratteristiche della penna per valutare quelle che si adattano maggiormente alle esigenze personali e allo stile di scrittura. Ecco un piccolo confronto tra penna a sfera, roller e stilografico, che può essere utile per orientarsi e scegliere al meglio.

A sfera, roller e stilografica, scegliere tra le tre tipologie di penne più utilizzate

Quando si decide di comprare una penna non è mai troppo facile scegliere quella più adatta al proprio stile di scrittura e alle proprie esigenze. Questo per una ragione molto semplice: non esiste una tipologia oggettivamente migliore delle altre; ci sono invece penne che si adattano sicuramente meglio a un particolare modo di scrivere o a specifiche necessità di chi le acquista.

A partire da questa importante premessa, si può riflettere e consigliare alcuni criteri che facilitano la scelta dello strumento di scrittura perfetto. Infatti, ci sono diverse tipologie di penne che si differenziano tra loro per materiale di composizione, tecnologia di trasmissione dell’inchiostro e tipo di scrittura. Oggi le tre più utilizzate sono:

Ovviamente, il primo incontro che si ha con una penna è quello visivo. Per questo, l’estetica è fondamentale per innamorarsi di una penna, ancora prima della sensazione che provoca al tatto, ovvero quando si entra in contatto col materiale di composizione. Detto ciò, al di là dell’estetica e della sensazione di comodità o scomodità che trasmette una penna, è importante anche conoscere le caratteristiche (per le meno quelle principali) delle tre tipologie per capire quale può essere quella più adatta al proprio stile di scrittura e alle proprie esigenze.

Un confronto tra stilo, roller e penna a sfera

Attualmente, nel mondo le penne più utilizzate sono quelle a sfera, conosciute anche come “biro” per lo scrittore ungherese, László Bíró, che contribuì alla loro invenzione negli anni ’40. Il cuore di questo tipo di penna è la sfera, una pallina di acciaio, levigata minuziosamente con un diametro massimo di 1.6 mm che “riceve” l’inchiostro depositato nella cannuccia (il serbatoio) attraverso una ghiera di minuscole creste. Proprio questo meccanismo molto semplice ed agile ha reso la penna biro la più usata in tutto il mondo. Generalmente, questo tipo di penna è consigliato perché si adatta a molti materiali, l’inchiostro si asciuga rapidamente e la riserva ha una durata abbastanza lunga. Invece, un punto a sfavore è rappresentato dal fatto che a lungo andare, se si scrivono testi molto estesi, può accadere che si accumuli inchiostro attorno alla punta, col risultato che si macchia il foglio.

In linea di massima, si può quindi affermare che il punto forte della penna sfera sia la praticità dello strumento, la facilità del refill e in generale la sua semplicità. Ovviamente, queste caratteristiche del meccanismo a sfera la rendono meno attrattiva e interessante da altri punti di vista. Infatti, la penna stilografica che ha un meccanismo di trasmissione dell’inchiostro abbastanza complicato, ha anche una capacità pressoché unica in quanto a espressività e fluidità del tratto. La stilo ha una scorrevolezza maggiore rispetto alla biro e la linea del tratto è più varia: il pennino (che è la vera anima della stilografica) si stringe e si allarga in base al movimento e al polso dello scrittore. Questo, oltre a conferire bellezza alla scrittura, in un certo senso sembra anche poter mostrare, lo stato d’animo di chi scrive.

Detto ciò, la stilografica richiede una particolare cura e attenzione nella manutenzione, soprattutto se la penna non si usa con continuità. Non si può non tenere in conto questo fondamentale aspetto al momento di scegliere quale penna acquistare, così come è importante sapere che non ci si abitua facilmente a scrivere con una stilo visto che bisogna tenerla in obliquo e il pennino non deve mai trovarsi in posizione verticale rispetto al foglio. Insomma, la stilografica è sicuramente molto avanzata rispetto alla bellezza e alla varietà del tratto, ma è senz’altro è un tipo di penna poco pratica, molto esigente e delicata.

Infine, per avere un quadro completo e quindi poter scegliere al meglio che tipo di penna acquistare, non bisogna dimenticare la famosa roller. Le penne roller sono una variante delle penne a sfera. Pur adottando sempre il meccanismo di una sfera rotolante per trasferire l’inchiostro su carta, infatti, usano un inchiostro differente a base di acqua o gel, e non di olio, che permette un tratto maggiormente fluido e continuo, quindi più piacevole e anche funzionale. Tuttavia, è anche vero che l’inchiostro impiega più tempo ad asciugarsi sul foglio, il refill della penna roller dura poco, inoltre senza cappuccio l’inchiostro si secca rapidamente e la penna non scrive più. Infine, c’è un altro aspetto per cui la roller può essere sconsigliata in certi casi. Poiché l’inchiostro della roller satura molto di più la carta, se viene utilizzata per scrivere con tipi di carta più sottili, allora l’inchiostro la può trapassare, macchiando così la base e il foglio sottostante.