Calligrafia e scrittura a mano, prendersene cura fa bene a corpo e mente

La calligrafia, ovvero l’arte di scrivere bene, può aiutare la salute di mente e corpo. Sembra un’affermazione estemporanea e invece ha radici scientifiche. Scrivere a mano ed esercitare la grafia, infatti, attiva zone del cervello fondamentali, potenziando il linguaggio, il pensiero e la manualità. Inoltre, rilassa e aumenta la capacità di concentrazione.

Nell’era digitale, la scrittura a mano rischia di trasformarsi in una “animale” sull’orlo dell’estinzione. Passiamo gran parte della nostra vita a scrivere: mail, messaggi, post sui social e quant’altro. Ma lo facciamo (quasi) sempre digitando frenetici su una tastiera, solitamente del pc o dello smartphone. Quante volte, nel corso della giornata, ci capita di impugnare una penna e vergare qualche parola su un foglio bianco? Praticamente mai, è innegabile. E così la grafia, intesa come gesto dello scrivere rischia di scomparire. E, con essa, la calligrafia. Un vero peccato, perché scrivere a mano non è solo un vezzo per vecchi nostalgici ma un modo per sviluppare appieno le proprie capacità cognitive e per mantenere allenato il cervello. Procediamo, però, con ordine, e prima di parlare dell’importanza della scrittura manuale, inquadriamo bene i termini “lessicali” della questione.

Grafia e calligrafia, di cosa stiamo parlando

Grafia e calligrafia sono parole che spesso vengono utilizzate come fossero sinonimi. In realtà, non è completamente corretto. Se la grafia, infatti, è la resa grafica delle parole, la calligrafia, nel suo significato originario, indica l’arte di scrivere bene. Per estensione, però, nel linguaggio comune, la parola calligrafia è arrivata ad essere utilizzata in sostituzione di grafia. Ed è così che si finisce per parlare di bella calligrafia o brutta calligrafia, una volta considerati errori grammaticali, oggi formule ampiamente accettate, come sottolinea anche la Treccani.

Come cambiare e migliorare la calligrafia: qualche consiglio

Altrettanto di frequente, d’altra parte, si parla di come migliorare o cambiare la propria calligrafia (ma sarebbe più corretto riferirsi alla grafia). È davvero possibile? O bisogna accettarla per quella che è, anche quando incomprensibile? La risposta è sì, la grafia si può cambiare. D’altronde, scrivere è un atto fisico e, come tale, può essere esercitato.

Ecco qualche consiglio:

  • essere costanti nel tempo: scrivere tutti i giorni a mano, anche solo una frase copiata da un libro, è fondamentale per mantenere familiarità con la penna e con la sua andatura sulla carta;
  • mettersi in una posizione comoda, preferibilmente seduti;
  • mantenere puliti e ordinati il foglio e il piano di appoggio;
  • procedere lentamente, senza fretta, cercando di dare alle lettere sempre la stessa grandezza e la stessa distanza le une dalle altre;
  • utilizzare una penna che scorra facilmente sul foglio.

Come scegliere la penna giusta

I benefici della scrittura sulla salute: un ricostituente per mente e corpo

Esercitare la scrittura a mano tutti i giorni, però, non è importante solo per l’estetica della grafia ma anche per la salute di corpo e mente. A confermarlo, ormai, ci sono numerosi studi scientifici, Scrivere manualmente, infatti, attiva delle parti specifiche del cervello, che contribuiscono al benessere complessivo dell’organismo.

In primo luogo, la scrittura rafforza la memoria e la creatività. Il gesto manuale, con la sua lentezza e l’impegno che richiede, abitua alla pazienza, alla sedimentazione dei pensieri e quindi agevola la concentrazione e la capacità di assimilare i concetti. Non a caso, a scuola, molti professori suggeriscono agli studenti di prendere appunti a mano. In questo modo, i ragazzi ricordano di più e meglio e, paradossalmente, hanno meno bisogno di rivedere ciò che hanno scritto per impararlo.

E risultati ancora più significati si osservano nei bambini piccoli, nei quali scrivere a mano porta anche migliori sviluppi nel linguaggio, nella capacità di organizzazione del pensiero e in quella di esposizione. La ragione è nella conformazione del cervello. La parte che si occupa di bocca e mani, infatti, è la zona più ampia della corteccia cerebrale, quella preposta ai movimenti più “fini”.

Ci sono poi tutti gli effetti positivi che l’esercizio della calligrafia lascia sulla manualità ma anche sulla capacità di controllare l’ansia e lo stress. Nelle situazioni complesse, di sofferenza psicofisica, mettersi seduti e tracciare qualche parola su un foglio può diventare quasi un’attività terapeutica e comunque senza dubbio calmante. Scrivere è importante, non ciò che si scrive. Sono il gesto, l’impegno, la dedizione che funzionano, anche quando le parole che si compongono sono senza senso.

Scrivere è bello, imparare a scrivere con la stilografica lo è ancora di più