Il pennino, cuore della penna stilografica
Il pennino è la vera anima della penna stilografica. Costruito generalmente con materiale pregiato, e coronato da una punta arrotondata in metallo, è sicuramente la parte più importante della penna perché determina lo stile e la qualità del tratto. Proprio per questo, esistono diverse tipologie di pennini per stilografiche, che si differenziano tra loro prevalentemente (ma non esclusivamente) in base alla grandezza della punta.
Che cos’è il pennino?
I componenti essenziali di una penna stilografica sono il serbatoio (la cannetta) e il pennino, da cui l’inchiostro fuoriesce sul foglio. Senza dubbio, proprio l’innovativo sistema di distribuzione dell’inchiostro tra cannetta e pennino rappresenta l’elemento di qualità che consente alla stilografica di raggiungere un tratto unico in quanto a fluidità ed espressività. Ad ogni modo, però, lo stile inimitabile della stilografica è dato dal pennino, che è il vero cuore di questo tipo di penna.
Il pennino è costruito generalmente con materiale pregiato; nei modelli più importanti e costosi può essere fatto anche di oro
Alcune penne stilografiche con pennino in oro sono presenti anche nel nostro shop
All’estremità, il pennino è coronato da una punta arrotondata di iridio, un materiale del gruppo del platino, che viene saldata e poi minuziosamente levigata. Ovviamente più il materiale con cui è composto il pennino è pregiato e più dona morbidezza ed eleganza al tratto della scrittura a mano.
Perché è così importante?
Quando si scrive, la penna stilografica non deve mai essere in posizione verticale. Al contrario, la stilo va tenuta in diagonale, cercando di formare un angolo a 45° tra il pennino e la superficie di scrittura. Infatti, con la pressione che si esercita sulla penna, l’inchiostro esce automaticamente sul foglio e per evitare di macchiare la carta occorre trovare la giusta posizione. Il pennino è così importante proprio perché è lo strumento con cui l’inchiostro viene trasmesso dal serbatoio al foglio. Ne consegue che lo stile della scrittura e la qualità del tratto di una stilografica variano principalmente in base alle caratteristiche del pennino.
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Diverse tipologie di pennino
Una delle regole fondamentali per scegliere una stilografica è che il tipo di pennino deve adattarsi allo stile di scrittura di chi utilizza la penna.
Una persona che tende a scrivere con un tratto spesso, per esempio, si troverà meglio con un pennino più largo, al contrario chi è abituato a scrivere con un tratto più piccolo, dovrà trovare un pennino più fino. Per queste ragioni ci sono varie tipologie di pennino.
La differenza tra i vari tipi di pennino è dovuta prevalentemente alla diversa grandezza della loro punta, ma non solamente.
Qui di seguito, le tipologie di pennino più comuni:
- Extra Fine (EF).
- Fine (F).
- Medio (M).
- Grande (B).
- Extra-grande (BB).
- Obliquo Grande (OB), che consente quindi di ottenere un tratto spesso ma comunque scorrevole.
- Obliquo Medio (OM), con una particolare finitura obliqua pensata per aumentare la sensazione di scorrevolezza.
- Left Hand (LH), ovvero il pennino specifico per i mancini.
Prendersi cura del pennino
La pulitura del pennino è un’operazione essenziale per garantire il buon funzionamento della penna stilografica. Nel caso in cui non si faccia un uso quotidiano o comunque continuativo della stilo, il pennino va pulito almeno ogni tre mesi. Altrimenti il rischio è che l’inchiostro si secchi, di conseguenza la penna scriverà male oppure non scriverà più.
Una volta smontata la penna, bisogna estrarre la cartuccia di inchiostro e pulire il pennino. La prima regola fondamentale per farlo correttamente è usare solamente acqua a temperatura ambiente, senza utilizzare nessun altro prodotto o solvente, ché potrebbe danneggiare la penna. Infine, occorre asciugare il pennino con la massima cura. Se dopo il primo lavaggio il pennino continua ad essere sporco, va lasciato in acqua “a mollo”, ricambiando acqua con pulita, fino a quando non fuoriesce completamente l’inchiostro.