Olivetti Lettera 32, la macchina per scrivere portatile che consacrò il made in Italy nel mondo

La Olivetti Lettera 32 è una delle più famose macchine da scrivere portatili prodotto in Italia. Erede della mitica Lettera 22, riuscì nel difficile compito di bissare quel successo storico e di farsi amare in tutto il mondo. Il segreto della Lettera 32? L’eleganza del design italiano unita ad un’anima tecnologica avanzata. Scopriamola insieme.

Se la Lettera 22 ha avuto il merito di aver reso famoso il marchio Olivetti in tutto il mondo, la Lettera 32, sua erede, è riuscita nell’impresa, per niente scontata, di consacrare l’amore per quella produzione made in Italy. Ancora oggi, infatti, la notorietà della Olivetti è strettamente legata ai due modelli di macchine per scrivere portatili, veri gioielli dell’industria italiana degli anni ’50 e ’60. Furono entrambe prodotte e vendute in migliaia di esemplari, diventando le più amate da studenti e giornalisti, anche per via del costo contenuto e dell’estrema praticità. Nel tempo, poi, si sono trasformate in status symbol, oggetto di culto per appassionati e collezionisti.

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Storia e successi della Lettera 32

Le tappe della storia della Lettera 32, quindi, meritano di essere ripercorse, perché si intrecciano con le vicende dell’Italia del boom economico. La celebre macchina da scrivere, infatti, nasce nel 1963, in un paese in piena rinascita. Inizialmente, a casa Olivetti si pensava ad un semplice restyling della Lettera 22, a più di dieci anni dalla sua messa in commercio. Quello che venne fuori, invece, fu un nuovo gioiello, progettato dall’architetto e designer Marcello Nizzoli.

Il passo in avanti si nota soprattutto sul fronte della tecnologia utilizzata. L’Olivetti Lettera 32, infatti, segna un notevole miglioramento nella meccanica, che le assicura prestazioni superiori rispetto alla sua nota sorella. Non a casa, anche i modelli successivi, come la Olivetti Dora e la Lettera Deluxe, manterranno le innovazioni introdotte con la Lettera 32.

Olivetti Lettera 32
Una macchina per scrivere Olivetti Lettera 32 con custodia in cartone

Continuità con il passato e innovazione. Probabilmente va ricercata in questo binomio la ragione del successo di questa macchina portatile, ribattezzata ben presto la “Olivetti per tutti” e prodotta ininterrottamente, con le sue varianti, fino alla fine degli anni ’80 (anche in stabilimenti fuori dall’Italia, come Jugoslavia e Messico).

Le caratteristiche tecniche della Olivetti Lettera 32

La Lettera 32 appartiene alla categoria delle macchine per scrivere a pressione. Per scrivere le lettere, infatti, si preme il tasto corrispondente, attivando un martelletto che va a battere sul nastro di inchiostro dietro a cui è posizionato il foglio. Per quanto riguarda la tastiera, la versione italiana è equipaggiata con la classica QZERTY, che però lascia il posto ad altre soluzioni nelle produzioni per l’estero. I tasti con numeri e lettere sono 43, per un totale di 86 segni. A questi, si aggiungono due tasti per impostare le maiuscole, un tasto blocco per le maiuscole e la barra spaziatrice. Mancano all’appello, però, diversi caratteri: il numero 1 (bisogna utilizzare la lettera “elle” in minuscolo o la i maiuscola), lo zero (sostituibile con la lettera o maiuscola), le vocali accentate (si può ricorrere all’apostrofo).

Scheda tecnica riassuntiva

  • Tecnologia: Meccanica
  • Azionamento: Manuale
  • Dimensioni: 34 x 34,5 x 10 cm
  • Peso: 5,9 kg
  • Elemento di scrittura: a martelletti porta caratteri
  • Tastiera: QZERTY (nella versione italiana)
  • Carrozzeria: metallica, con coperchio amovibile
  • Colori: azzurro, azzurro diaspron, giallo-verde, rosso (con verniciatura liscia nelle prime versioni, goffrata nelle successive)
  • Tastiera: 43 tasti, corrispondenti a 86 segni
  • Nastro: in tessuto, altezza 13 mm (il cambio colore avviene tramite levetta posizionata sulla destra)
  • Incolonnatore: presente
  • Interlinee: tre posizioni più lo zero